Era d’estate
Donato Ladik
Tenere parole danzano
con le note della tua voce
chè la notte non è ancora
caduta sui nostri corpi.
Il vento geme tra i rami
e pare che anche i fiori
si aprano nel sentirti
raccontare alle stelle.
Ma istante dopo istante
anche le parole si raccolgono
e intorpidite si fondono
al gemito del vento.
Soltanto più il respiro
cerca, tra le ombre,
di saldare le mie labbra
al tuo corpo assopito.