Pseudonimi
Francesca D’Arrigo
Nel participio passato di periodi
trascorsi a subordinare il presente
mentre tu sfogliavi frazioni temporali
di temporanei discorsi ed equazioni
dall’incognita, nota, noia
sezioni impossibili tratteggiavano linee
nell’aria intersecandosi in provvisoria
discontinua dinamica
e precario equilibrio di prospettive
col fuoco fuori visuale.
L’insieme dei giorni erano ipotetiche cifre
le nostre vite erano serie imperfette
le nostre identità, prive di sostanza,
pseudonimi condizionali
dall’avvenire senza tempo futuro.