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Amore
vettoriale
di Marinella Lombardi
DAL DIARIO
DI OTTO - IL FATTORE 3
- Il mio problema? Incompletezza.
- E chi mai ha tutto?
- Sì, ma quel che manca a me è un po’ speciale!
Pensi al “3”. Il numero tre. Dispari. Primo. Irriducibile.
- Continui…
- È un cruccio fin dalla nascita.
- Perché?
- Qualcuno nasce podalico, qualcuno settimino. Io son nato palindromo!
- Palin…che cosa?
- Palindromo! Detto di parola che si legge, indifferentemente, da sinistra
a destra e da destra a sinistra!
- E il nome?
- Otto. Palindromo.
- Come il numero! E la data di nascita?
- 27 agosto 1972. In cifre: 27.8.72.
- Palindromo.
- Una simmetria perfetta. Persino il cellulare: 3484 584485 è
quasi palindromo!
- Casualità curiosa!
- Ma se guarda il nome, 8 = 2/esponente 3
, sono una potenza in cerca dell’esponente “3”.
- Avanti…
- … e il pensiero di vagare decenni e non scovarlo, e lasciare
sulla tomba un epitaffio lacrimevole, tipo:
Otto ( = 2 /esponente3 ) nato il 27.8.72
solo e senz’altra potenza, turba i miei giorni, fin da ora.
DAL DIARIO
DI OTTO – INCONTRO CON LITIA
- Litia?
- Il litio è un elemento chimico, con numero atomico 3 e peso
atomico 6,94. Appartiene al gruppo dei metalli alcalini monovalenti..
- Chi è Litia?
- È il fattore 3 mancante! E ha tutti i numeri per colmare la
mia imperfezione. Dal numero caratteristico (3) alle misure: seno, coseno
e tangente.
- Chi è questa Litia?
- Litia legge sempre 3 libri per volta: 3 è un numero primo e
triangolare…
- Sempre misteri infarciti di numeri!
- La Natura parla per triangoli e io ho incontrato Litia grazie a un
numero! Ascolti.
Serata imbronciata di marzo. Umida e piovosa. In osteria, i soliti amici;
e nessuno che si fosse accorto del giorno, il 14 marzo (3.14, in notazione
anglosassone). La ricorrenza del pi greco: il Pi greco day!
In onore del rapporto irrazionale e trascendente fra la lunghezza di
una circonferenza e il suo diametro. 3.141592….. Una giornata
in cui qualcosa di speciale deve accadere.
E qualcosa è successo. Stavo ripassando a mente i cinque postulati
della geometria euclidea, quando lei si avvicina. Con incedere musicale,
come di valzer, un-due-tre, un-due-tre.
Una curva geodetica la sospinge verso il nostro tavolo. Gli altri arricciano
tagliatelle sulle forchette, mentre io penso a Euclide.
Ora lei si ferma, si toglie il cappotto e con fare garbato mi chiede
se può sedersi accanto. Respira e aspiro un profumo di violetta.
Non parla, domanda in silenzio: fa un cenno per ordinare.
Sollevo lo sguardo e mi accoglie con un sorriso. Un sorriso ballante.
E un numero rotondo: 610 (sei uno zero). La pagina del libro che comincia
a leggere.
610, ripete nel riporre il segnalibro.
La scruto, la infilzo, la trapasso. Senza parole. Mi coglie alla sprovvista.
Un’emozione infantile risuona negli antri stomacali.
La fisso e le rotolo addosso con un discorso arruffato: “Per
formare un verso, le parole richiedono un’inclinazione. E tu sei
un vettore, senza un dove da cui nasce, ma soltanto un arrivo. E oggi
sei qui”. E davanti a tutti, la bacio. Una volta, un poco
trema. Due volte, non si ritrae. Tre volte, un bacio ballerino, a tempo
di valzer.
LITIA A OTTO
28 giugno 2008
Caro Otto,
da quando sei apparso, la mia traiettoria è mutata.
Non più ellittica, ma parabolica.
Con un fuoco e una direttrice.
Quel giorno, guardasti le mie cosce coniche.
Poi, un’occhiata al numero di pagina del libro: 610
“Sei uno zero”, dissi.
“E tu un vettore”, dicesti.
E davanti a tutti, mi baciasti. Un bacio vettoriale. Con un inizio e
senza fine.
Ho atteso mesi e cercato libri con numeri memorabili.
Talvolta trascendenti, talvolta irrazionali.
E tu eri lì, le labbra convesse e un sorriso algebrico.
Ho scelto di scrivere e finalmente è giunto il momento.
Oggi è un giorno perfetto: 28-6-8.
28 e 6 sono numeri perfetti (uguali alla somma dei propri divisori
non banali, distinti dai numeri stessi). E poi ci sei tu. 8.
Otto, potenza
cubica di due, sono innamorata di te. Integralmente.
Te lo confesso, in questo giorno perfetto.
Un bacio palindromo,
la tua Litia al cubo
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