torna
al sommario
Notte
swing
di Iago
Barbieri
Che ora è.
Non lo sai più.
La pioggia lava umori e lascia fradici.
Il volto ammicca
chissà per chi
dal poster della piazza in fronte alla stazione del metrò.
Al Jimmi’s bar è tempo di un happy hour
Tra cocktails, drinks e sorsi di bourbon.
Un basso stende note su un tappeto swing
Col sax che ricama gli orli di un refrain.
La donna è lì
Ti guarda un po’
Stivali alti e mini jeans ti dicono di lei
Sorridi un sì
Fissando in giù
Quel seno che deborda da una camicia che sembra di chiffon.
Pensieri in tilt, scacciano via ogni bon ton.
Sudore freddo dentro al tuo pastrano blu.
Nel buio verso l’insegna di un vecchio motel
Tra graffiti crudi che inneggiano ad una metal band.
La stanza sfatta, in penombra
Lascia il mondo lontano
E due mani su di te
Sciolgono dubbi
E il paradiso, se c’è
sembra proprio con te.
Cammini e vai
senza un perché.
Le mani in tasca brucian della pelle che non c’è.
Il volto ammicca
forse per te,
dal poster della piazza in fronte alla stazione del metrò.
Intorno il buio sfuma nell’alba oramai.
Un tram sferraglia in giro i suoi guai
Da un’auto, la radio manda un basso e un sax
a chiudere il sipario di una notte swing.
torna
al sommario